La rosa dei venti
Un viaggio in bicicletta

I PERCORSI TRK NEL PARCO DELLE CAPANNE DI MARCAROLO

La mappa digitale

Le zone

La scelta dei percorsi

I Monti

Crinali e paesaggi

Fiumi, Torrenti e Valli

Torna alla Intro Percorsi TRK nelle Quattro Province

I paesi del Parco delle Capanne di Marcarolo e le Valli Stura e Scrivia

La cartoguida

La cartoguida può anche essere richiesta via email a oltresentieri@gail.com

 

Il Parco è un’area montana dominata dalla vetta del Monte Tobbio, raggiungibile, da tutti i versanti, tramite sentieri ripidi che culminano alla vista della chiesetta posta sulla cima. Dal Parco, in età medioevale, transitava la “Via Cabanera” una alternativa di passaggio per commercianti del sale, pellegrini e guerrieri, un segno di questo passaggio rimane nel monastero della Benedicta, tra l’altro nota per essere stata teatro di un eccidio di partigiani.

I comuni del Parco sono Bosio, Casaleggio Boiro, Lerma, Mornese, Tagliolo Monferrato, e Voltaggio, tutti in Provincia di Alessandria, tutti legati tra loro dalla comune storia che ha coinvolto le Quattro Province, ma che hanno subito influenze genovesi. 

All’interno del Parco si trovano molti Laghi artificiali creati per rifornire d’acqua gli acquedotti del genovese, i Laghi della Lavagnina e il gruppo di Laghi che compongono i Laghi del Gorzente. Nei pressi dei Laghi della Lavagnina si trovano tracce di lavori minerari, che indicano la presenza di giacimenti auriferi; non fantasticate….. sono ormai esauriti. La scoperta delle prime pagliuzze d’oro risale all’epoca romana nelle acque del Gorzente, ed ancora oggi  sono campo di battaglia  per inesauribili cercatori d’oro.

Molti sono i torrenti  che alimentano i Laghi artificiali, il Piota, il Gorzente, il Lemme lo Stura, il Lavagnina. La storia medioevale di queste zone ricalca di molto quelle già descritte per le valli Curone e Staffora, ma vale la pena ricordare le già citate Vie del Sale usate anche dai pellegrini che deviavano dalla via Postumia dove, i Signori della valle Scrivia, imponevano pesanti pedaggi, che costringevano i carovanieri a  creare nuove vie di passaggio per il genovese.

Se abbiamo la fortuna di fare un giro attraverso i numerosi sentieri di collegamento, possiamo  notare che le vette del Monte Tobbio, del Monte delle Figne, del Monte Leco e del Monte Pracaban, che compongono l’assetto montuoso del Parco, sono spoglie di vegetazione, questo si spiega con il fatto che il legname è stato tagliato ed anche sfruttato per la costruzione delle flotte genovesi, se poi ci mettiamo il fatto che il vento da queste parti è sempre molto sostenuto, capiamo perché la nuova crescita di vegetazione è molto difficoltosa.  Torniamo per un attimo al nome del parco “le Capanne di Marcarolo”, non ci vuole molto a capire le origini del nome. In tutto il Parco si possono notare case  isolate e piccoli borghi di origine contadina, dalla antica caratteristica forma a capanna. Se guardiamo poi la cartina del Parco (recuperabile dai punti di informazione del Parco) si possono notare una serie di nomi di queste costruzioni, chiamate “cascine”, oggi in piena rivalutazione e recupero da parte di tanti privati che qui trovano grandi spazi verdi immersi nel verde della vegetazione. Le tante cascine sono collegate tra loro da larghe carrarecce che permettono ai tanti bikers di raggiungere i punti più importanti del parco, al limite dei sentieri che raggiungono le già citate vette montuose del Parco.

Ma ciò che appassiona gli amanti della bicicletta da montagna sono i tanti sentieri che partono appunto dalle vette più alte per raggiungere i paesi posti lungo le valli sottostanti. La rete dei sentieri del parco si presta moltissimo ad escursioni invernali,  valide alternative alle zone  collinari delle Valli Curone, Staffora, con sentieri martoriati dalle continue piogge,  tanto da risultare impraticabili. Infatti il Parco si presta molto ad esaudire i nostri desideri di percorrere sentieri ove la “malta” non la faccia da padrone, , con i nostril mezzi che, seppur tecnologici al massimo, si bloccano dopo pochi metri. Sterrate che anche dopo poche ore assorbono piogge anche torrenziali, dalle più svariate conformazioni insomma un vero paradiso della MTB. L’ambiente è quello dell’Appennino Ligure anche se in alcuni punti, ad esempio le zone intorno al Monte Tobbio hanno un sapore che ho riscontrato solo nelle valli piemontesi, in un ambiente selvaggio, anche se le altitudini non sono proibitive. I percorsi non sono solo nel parco ma partono, verso il parco, anche dalle due valli che lo circondano: la Valle Stura e la Valle Scrivia. Limite a sud è la Alta Via dei Monti Liguri che da accesso ai sentieri, al di là dei gioghi e verso la costa ligure, non inclusi in questa parte di territorio.

 

Il Parco delle Capanne di Marcarolo e le Valli Scrivia e Stura

Il Parco è un’area montana dominata dalla vetta del Monte Tobbio, raggiungibile, da tutti i versanti, tramite sentieri ripidi che culminano alla vista della chiesetta posta sulla cima. Dal Parco, in età medioevale, transitava la “Via Cabanera” una alternativa di passaggio per commercianti del sale, pellegrini e guerrieri, un segno di questo passaggio rimane nel monastero della Benedicta, tra l’altro nota per essere stata teatro di un eccidio di partigiani. I comuni del Parco sono Bosio, Casaleggio Boiro, Lerma, Mornese, Tagliolo Monferrato, e Voltaggio, tutti in Provincia di Alessandria, tutti legati tra loro dalla comune storia che ha coinvolto le Quattro Province, ma che hanno subito influenze genovesi.  All’interno del Parco si trovano molti Laghi artificiali creati per rifornire d’acqua gli acquedotti del genovese, i Laghi della Lavagnina e il gruppo di Laghi che compongono i Laghi del Gorzente. Nei pressi dei Laghi della Lavagnina si trovano tracce di lavori minerari, che indicano la presenza di giacimenti auriferi; non fantasticate….. sono ormai esauriti. La scoperta delle prime pagliuzze d’oro risale all’epoca romana nelle acque del Gorzente, ed ancora oggi  sono campo di battaglia  per inesauribili cercatori d’oro. Molti sono i torrenti  che alimentano i Laghi artificiali, il Piota, il Gorzente, il Lemme lo Stura, il Lavagnina. La storia medioevale di queste zone ricalca di molto quelle già descritte per le valli Curone e Staffora, ma vale la pena ricordare le già citate Vie del Sale usate anche dai pellegrini che deviavano dalla via Postumia dove, i Signori della valle Scrivia, imponevano pesanti pedaggi, che costringevano i carovanieri a  creare nuove vie di passaggio per il genovese. Se abbiamo la fortuna di fare un giro attraverso i numerosi sentieri di collegamento, possiamo  notare che le vette del Monte Tobbio, del Monte delle Figne, del Monte Leco e del Monte Pracaban, che compongono l’assetto montuoso del Parco, sono spoglie di vegetazione, questo si spiega con il fatto che il legname è stato tagliato ed anche sfruttato per la costruzione delle flotte genovesi, se poi ci mettiamo il fatto che il vento da queste parti è sempre molto sostenuto, capiamo perché la nuova crescita di vegetazione è molto difficoltosa.  Torniamo per un attimo al nome del parco “le Capanne di Marcarolo”, non ci vuole molto a capire le origini del nome. In tutto il Parco si possono notare case  isolate e piccoli borghi di origine contadina, dalla antica caratteristica forma a capanna. Se guardiamo poi la cartina del Parco (recuperabile dai punti di informazione del Parco) si possono notare una serie di nomi di queste costruzioni, chiamate “cascine”, oggi in piena rivalutazione e recupero da parte di tanti privati che qui trovano grandi spazi verdi immersi nel verde della vegetazione. Le tante cascine sono collegate tra loro da larghe carrarecce che permettono ai tanti bikers di raggiungere i punti più importanti del parco, al limite dei sentieri che raggiungono le già citate vette montuose del Parco. Ma ciò che appassiona gli amanti della bicicletta da montagna sono i tanti sentieri che partono appunto dalle vette più alte per raggiungere i paesi posti lungo le valli sottostanti. La rete dei sentieri del parco si presta moltissimo ad escursioni invernali,  valide alternative alle zone  collinari delle Valli Curone, Staffora, con sentieri martoriati dalle continue piogge,  tanto da risultare impraticabili. Infatti il Parco si presta molto ad esaudire i nostri desideri di percorrere sentieri ove la “malta” non la faccia da padrone, , con i nostril mezzi che, seppur tecnologici al massimo, si bloccano dopo pochi metri. Sterrate che anche dopo poche ore assorbono piogge anche torrenziali, dalle più svariate conformazioni insomma un vero paradiso della MTB. L’ambiente è quello dell’Appennino Ligure anche se in alcuni punti, ad esempio le zone intorno al Monte Tobbio hanno un sapore che ho riscontrato solo nelle valli piemontesi, in un ambiente selvaggio, anche se le altitudini non sono proibitive. Molti degli itinerari  trovano, come punto di partenza naturale, la Cascina Cirimilla e Voltaggio.   

TRK
Luoghi
TRK km
MTB
Sterrato
Tempi TRK h/min
Tempi MTB h/min
dislivello TRK
dislivello MTB
Clip
1
L'anello degli Alpini
TRK
Bosio, Monumento agli Alpini, Madonna del Brisco, Bosio
13,7
8,2
4h
700
2
L'Anello di Mornese
TRK
Mornese, Mazzarelli, Pian della Castagna, Laghi della Lavagnina, Mornese
21
17
6h
900
3
L'anello dell'Innominato
TRK
Casaleggio Boiro, Castello di Casaleggio Boiro, Cascina Cirimilla, Mond'Ovile, Laghi Lavagnina,Casaleggio Boiro
23,5
19
7h
1050
4
L'anello delle Cascine del Piota
TRK
Cascina Cirimilla, Cascina Manuale Superiore, Cascina Mondovile Inferiore, Cascina Maggie,  Cascina Cornagetta, Cascine I Foi, Cascina Cirimilla
17
15
5h
950
5
L'anello della Colma -1 anello corto 
TRK
Anello corto:  Magnoni di Tagliolo, Pendici Monte Colma, Magnoni di Tagliolo
8,4
8,4
2h 30'
460
5
L'anello della Colma -1 anello ungo
TRK
Anello lungoo:  Magnoni di Tagliolo, Pendici Monte Colma, bivio sterrata per Monte Pracaban, Magnoni di Tagliolo
11,6
11,6
3h 30'
600
5
Da Magnoni di Tagliolo  al Monte Pracaban
TRK
Magnoni di Tagliolo, Cascina Fontanassi, Monte Pracaban
20,4
20,4
6h
750
5
TRK
Anello lungo:  Magnoni di Tagliolo, Pendici Monte Colma, bivio sterrata per Monte Pracaban, Monte Pracaban
10,2
10,2
3h
750
6-1
Valico degli Eremiti - Monte Tobbio  e ritorno
TRK
Valico degli Eremiti,  quota metri 740, Passo della Dagliola, Monte Tobbio e ritorno
8,2
8,2
3h
433
6-2
Anello dei Laghi della Lavagnina
TRK
Valico degli Eremiti,  Laghi della Lavagnina, Valico degli Eremiti
15,7
13,6
4h 45'
550
6-3
dal Ponte Nespolo al Monte Tobbio  e ritorno
TRK
Ponte Nespolo (Baita Gorzente), Cascina Nespolo, Ruderi Cascina Tobbio, Passo della Dagliola, Monte Tobbio e ritorno
10,4
10,4
3h 30'
592
6-4
Anello Ponte Nespolo - Lago Bruno
TRK
Ponte Nespolo (Baita Gorzente), Cascina Nespolo, Ruderi Cascina Tobbio, Passo della Dagliola, Cascina Carrosina, Cascina Preaduga, Lago Bruno, Ponte Nespolo
16,1
15,7
5h 30'
700
6-5
Anello dei Laghi del Gorzente
TRK
Giogo del Perdono, Giogo di Paravanico, Passo Prato Leone, Osservatorio CAI, Bric di Nasciu o di Lago Lungo, Sacrario dei Martiri di Passo Mezzano, Casa del Guardiano, Lago Bruno, Rio Badessa, Lago Lungo, Rio Lischeo, Neviera 5, Pietra del Grano, Giogo del Perdono  
13,4
13,3
5h
700
6-6
Anello delle Neviere
TRK
Bivo AV, Giogo di Paravanico, Termine Tavola di Val Polcevera, Bivio AV 
3,2
3,2
1h 15'
150
6-7
Dalle Capanne di Marcarolo al Monte Pracaban
TRK
Capanne di Marcarolo, Monte Pracaban
8,6
7,4
2h 30'
190
6-8
L'anello della Pace
TRK
I Foi, Mulino Nuovo, Mulino Vecchio, Cascina Benedicta, Cascina Pizzo, I Foi
5
4,5
1h 45'
158
6-9
Anello di Costa Lavezzara
TRK
I Foi, Cascina Alberghi, Lago Badana, Cascine Menta II e I, Cascina Porassa, Cascina  Merla, I Foi 
11,6
11,3
3h 30'
280
6-9
Anello di Costa Lavezzara Var
TRK
I Foi, Cascina Alberghi, Lago Badana, Cascine Menta II e I, Cascina Porassa, Cascina  Merla, I Foi 
 
       
6-10
Anello delle Saliere
TRK
Cappella dell'Assunta, Locanda Saliera, Colle o Crocetta di Monte Moro, Lago Badana, Cascina Menta II e I, Cascina Porassa, Cascina Salera, Locanda Saliera, Cappella dell'Assunta 
9,2
8,6
2h 30'
154
7
Voltaggio - Monte delle Figne e ritorno
TRK
Voltaggio, Passo della Dagliola, Cascina Carrosina, Monte delle Figne e ritorno
20,2
20,2
7h
1050
10
L'Anello di Arquata Scrivia
TRK
Arquata Scrivia, Masseria Cappelletta, Sottovalle, Carrosio, Bivio Santuario di Montaldero, Arquata Scrivia 
25,3
18,9
7h 30'
1300
12-1
L'anello di Ronco Scrivia
TRK
Ronco Scrivia, Cipollina, Cascina Carpi, Ronco Scrivia
10,1
5,3
3h
670
12-1
L'anello di Ronco Scrivia
Ronco Scrivia, Cipollina, Cascina Carpi, Ronco Scrivia
10,1
5,3
670
12-2
Anello di Borgo Fornari
TRK
Borgo Fornari - Vallecalda - Case Banchetta - Monte Alpe di Porale - Cappella di Tanadorso - Cipollina - Borgo Fornari.
17,2
12,2
5h
600
13
Anello di Busalla
TRK
Busalla, Chiappari, La Sereta, Fraconalto, Busalla
21,4
15,5
6h 30'
1150
14
L'anello di Rossiglione
TRK
Rossiglione, bivio Monte Colma, Monte Pracaban, Sella Franchizia, Rossiglione
18,8
16,4
5h 30'
1100
15
L'anello di Campo Ligure
TRK
Campo Ligure, Sella Franchizia, Passo Prato del Lupo, Monte Pracaban, Capanne di Marcarolo, Prato Rondanino, Passo della Scisa. Campo Ligure
23
19,8
6h
850
16
L'anello di Masone
TRK
Masone, Prato Rondanino, Sella Ovest Bric del Terma, San Pietro, Masone
24,6
12,4
7h
750
17-1
Alta Via Monti Liguri tappa 22
TRK
Passo del Turchino, Giovo Piatto, Colle Gandolfi, Colla del Proratado, Colla del Canile, Colla di Praglia
11,2
10,3
3h 15'
452/100
17-2
Alta Via Monti Liguri tappa 23
TRK
Colla di Praglia, Giogo del Perdono, Giogo di Parvanico, Passo Prato Leone, Prato Perseghino, Passo Mezzano, Prà Làin, Colla del Leco, Passo della Bocchetta
12,8
11,5
4h 15'
328/438

 

17-3
Alta Via Monti Liguri tappa 24
TRK
Passo della Bocchetta, pendici Bric Montaldo, Passo dei Giovi
6,4
5,9
4h
78/328