La rosa dei venti
Un viaggio in bicicletta

I PERCORSI TRK DELLA ZONA "E" - LA ALTA VAL CURONE

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Il crinale tra i monti Giarolo ed Ebro

I percorsi di questo crinale si estendono a cavallo dei torrenti Curone e Borbera e formano assieme a quelli tra i Monti Boglelio e Chioppo una rete di sentieri tra i più belli, senza dubbio caratteristici, divertenti per noi biker tanto da non  invidiare niente a zone più rinomate e famose d’italia. Da questo crinale passa la storica via del Sale che è meta di molti escursionisti che, attraverso questo crinale, proseguono verso le Capanne di Cosola ed attraverso i Monti Carmo, Antola arrivano fino al mare.  Man mano che si avanza lungo la provinciale della Val Curone, ma anche lungo la prima parte della statale Voghera-Varzi, la mole imponente del Monte Giarolo mostra i suoi contorni più definiti, purtroppo deturpato dalla massiva presenza di antenne televisive che nascondono quella statua meravigliosa del Redentore che con la sua mano benedice tutta la valle da più di un secolo. Il crinale che dal Monte Giarolo porta alla al Monte Ebro è una immensa balconata sulla Pianura Padana ma anche sul mare incorniciando con lo sguardo, se la giornata lo permette il Santuario della Madonna della Guardia fino a Bergeggi. Il Monte Giarolo, ma anche tutto il crinale che proseguendo fino a  Capanne di Cosola, al Monte Carmo e poi ancora al Monte Antola, ha avuto nei secoli una importanza storica per il passaggio commerciale di mercanti che attraverso le mulattiere da San Sebastiano Curone arrivavano al mare, le Vie del Sale con le sue bretelle provenienti dai paesi che contornano la montagna. Poi col passare degli anni e con l’avvento della tecnologia i mezzi di trasporto cambiarono così come le strade che hanno smesso di passare attraverso questi posti così impervi. Poi il turismo riscopri queste valli, arrivò anche la stazione sciistica di Caldirola, oggi addirittura un campo da Golf nei pressi di Momperone, insomma gli amanti del trekking e della “mtb” ma anche dei soli vacanzieri domenicali hanno che da divertirsi, anche attraverso la facile via della seggiovia si raggiunge il crinale al Monte Gropà. Pionieri di questo incoraggiamento alla escursione furono 7 giovani che nel 1924  compirono la traversata in tre giorni da Tortona verso il mare. Poi successivamente anche spinti dal senso della gara, molti podisti tentarono l’impresa sempre in meno tempo. Ancora oggi si parla oltre che della Via del Sale, della Via del Mare, e molti ciclisti con la MTB ne hanno tentato la attraversata fino a Portofino.  Ricordiamo che nel 1999 la statua del Redentore è stata rifusa e nel 2001 e rimessa nella posizione originale sul suo piedistallo. Più a sud troviamo il Monte Ebro, imponente montagna erbosa che sorge sullo spartiacque tra le valli Borbera e Curone divisa dal Monte Chiappo da una insellatura chiamata Bocche di Crenna, e sulla sua vetta troviamo un croce metallica ed un cippo che ricorda le nostre Truppe Alpine. Il panorama dal Monte Ebro è a 360 gradi ed in alcune giornate il mare sembra davvero vicino. Di interesse possiamo ricordare il Castello di Bruciamonica (o Brusamonica) che si trova alle pendici del Monte Gropà ed una palina indicatrice individua i ruderi ed il perimetro coperte da sterpaglie di ciò che rimane del Castello. Oltre ad alcuni piccoli bivacchi in legno situati sotto le pendici del Monte Giarolo da ricordare il nuovo Rifugio Orsi (dedicato all’alpinista tortonese Ezio Orsi) situato in una zona molto caratteristica sotto le pendici dei monti Ebro e Cosfrone e raggiungibile sia dalla mulattiera rifatta da poco (anno 2004) che proviene dalle stalle sulla strada che da Bruggi va alle Bocche di Crenna; sia dalla mulattiera poi sentiero che proviene dalla Colonia di Caldirola. Altre vette non meno interessanti fanno da contorno e anche da passaggio alla via del mare quali i Monti Gropà, Panà, Roncasso, Pragasso, Prenardo. Ritornando al nostro viaggio in questa zona, due strade provinciali  principali e qualche interna permettono di raggiungere tutti i paesini di questa zona. Da San Sebastiano Curone costeggiando il torrente Arzola Dernice e Vigoponzo possiamo raggiungere la Valle Borbera ma prima una visita a Restegassi a sinistra e di fronte al paesino dalla parte opposta al torrente Arzola una strana conformazione rocciosa  ci porta sicuramente indietro nel tempo. Proseguendo e passato il paesino di Albera Ligure possiamo imboccare quattro strade che risalgono le  pendici del crinale; la prima e più lontana porta al paesino di Piuzzo passando da Cabella Ligure, la seconda verso Pobbio oltrepassato un Pino secolare con cippo commemorativo, la terza verso i paesini di Torre Figino, Figino, Volpara passando poco dopo Albera Ligure, e la terza passando costeggiando la strada sul torrente Albirola, ai paesini di Molino Santa Maria e Santa Maria. A Molino Santa Maria l'antico Mulino, di proprietà della famiglia Santamaria (omonima della frazione) è stato restaurato così come la parte meccanica del mulino che ora è perfettamente funzionante. In estate viene celebrata la "Festa del Pane" durante la quale il borgo si anima di turisti che seguono con curiosità l'intera filiera della produzione della farina, dalla macinatura alla raffinazione, il finale è naturale e scontato: un buon pezzo di pane e salumi a volontà.  Risaliamo lungo la stessa strada fino a Vendersi e poi ancora a Pallavicino ed infine a Borgo Adorno dove qui la sosta più lunga ci permette di soffermarci nella piazzetta del Castello omonimo, che la rende molto singolare per la bellezza quasi unica. Poco più in basso Pessinate ci permette ci ammirare la sua chiesetta e il Castello da un'altra visuale. Proseguiamo nel nostro cammino ed in breve tempo raggiungiamo il paesino di Giarolo, poi Serbaro con la sua fontana, così come Gregassi fino a raggiungere il versante sulla Val Curone in prossimità di Serra. Il paesino molto caratteristico per le case con i sassi a vista dove spicca l’Oratorio di San Pietro. Facciamo ora un salto a  Caldirola che alcuni anni fa conobbe un periodo di grande prosperità grazie alle abbondanti nevicate che davano vita alla sua stazione sciistica, richiamando molti appassionati della montagna del tortonese, ora è tornata a funzionare con vigore richiamando gli appassionati della “downhill”, spericolati discesisti con la MTB che la domenica ma anche durante le tante manifestazioni sportive arrivano con i loro camper. Torniamo ora sui nostri passi e ritornare a Serra passando i paesi di Garadassi, Morigliassi e Serra, raggiungendo Costa dei Ferrai e, passata Magroforte, si raggiunge a breve Montacucto dove i resti del Castello fanno ancora da vedetta e riparo al paesino. Poi la vicina Benegassi, mentre da Costa dei Ferrai una bella stradina panoramica ci porta a Castello con i resti di una vecchia Torre tornando a Fabbrica Curone in Val Curone con la possibilità di passare in Valle Staffora via Varzi. Se torniamo dalla Val Curone un piccolo sforzo ci porta  a Codevico passando da Gremiasco.