La rosa dei venti
Un viaggio in bicicletta

DECALOGO DI COMPORTAMENTO :

capitolo non meno importante che ci permette di chiarire alcuni aspetti che la pratica della mountain bike ha conosciuto in questi ultimi anni: il rispetto dell’ambiente. Le opinioni sul rapporto fra la bicicletta da montagna e l'ambiente sono talvolta discordanti e spaziano fra gli estremi di chi da un lato vorrebbe bandire la bici dai sentieri e dalle mulattiere di montagna, mentre altri non vedono invece limitazioni al suo impiego. Come sempre riteniamo che fra queste opposte opinioni si possa trovare un'equilibrata via di mezzo, dove lo spirito del biker che si muove con buon senso, educazione e rispetto per l'ambiente gioca un ruolo fondamentale. Taluni auspicano una regolamentazione specifica per questa disciplina; qualcosa è già stato fatto negli Stati Uniti dove l’Associazione Nazionale Ciclisti Fouristrada (NORBA – National Off Road Bicycle Association) ha elaborato un Decalogo di Comportamento. Ci siamo permessi di riportarlo qui di seguito integrandolo con altre note date dalla nostra decennale esperienza e dal nostro Statuto che uniti crediamo possano essere un valido punto di riferimento a cui attenersi durante le escursioni. E’ costituito da una serie di consigli generali che, se rispettati, contribuiranno a diffondere un'immagine positiva di questa pratica

1. dare la precedenza agli escursionisti non motorizzati: la gente giudicherà la mountain bike dal vostro comportamento. In quanto novità essa non sempre potrebbe essere vista positivamente dagli altri;
2. rallentare ed usare cautela nell’avvicinare e nel sorpassare altri escursionisti, facendo in modo che si accorgano della vostra presenza in anticipo;
3. controlla re sempre la velocità ed affrontare le curve prevedendo che vi si possa incontrare qualcuno. L’andatura va commisurata al tipo di terreno e all’esperienza di ciascuno;
4. Restare sui percorsi già tracciati per non arrecare danni alla vegetazione e limitare l’erosione del suolo evitando di tagliare per terreni molli;
5. non spaventare gli animali, siano essi domestici o selvatici. Dare loro il tempo di spostarsi dalla vostra strada;
6. non lasciare rifiuti. Portare con sé i propri, se possibile, raccogliere quelli abbandonati da altri;
7. rispettare le proprietà pubbliche e private inclusi i cartelli segnaletici, lasciando i cancelli così come sono stati trovati. Rivolgersi possibilmente ai proprietari per chiedere il permesso di entrata nei loro terreni: <Vietato l’ingresso > spesso significa solo <per favore chiedete il permesso > ;
8. essere sempre autosufficienti. Meta e velocità media verranno stabiliti in funzione dell’abilità personale, dell’equipaggiamento, del terreno, delle condizioni meteorologiche esistenti e di quelle previste;
9. non viaggiare da soli in zone isolate e se si devono coprire lunghe distanze. Comunicare la destinazione ed il programma di viaggio;
10. rispettare la filosofia del ciclo-escursionismo tesa al minimo impatto con la natura. Limitarsi a scattare fotografie e a lasciare impronte leggere portandosi via solamente bei ricordi.

Riportiamo qui di seguito altre norme dettate dalla nostra esperienza "off-road" :

E' necessario valutare il proprio stato di forma e pianificare gli itinerari (dislivelli soprattutto) in funzione di ciò.
Dove in ogni, la stanchezza si fa sentire, è necessario che il "livello di sopportazione" della medesima sia più o meno identico; eventuali malumori o situazioni di intralcio dovute ad affaticamento (che in casi simili è più che altro di natura psicologica e non dovuta ad un vero e proprio crollo fisico) non possono che ledere la riuscita dell'escursione.
Nei tratti impegnativi si raccomanda di non forzare mai al massimo al fine di evitare il verificarsi di incidenti; occorre ricordare infatti che quanto più lontani si è dalla civiltà tanto più costringeremo eventuali soccorritori al superamento di enormi difficoltà nell'aiutarci.
Pedalare in un clima alpino in estate può voler dire sopportare oltre trenta gradi o una nevicata improvvisa. In montagna il tempo è sempre abbastanza bizzarro, ragione per cui è bene provvedere ad una adeguata attrezzatura. Le cadute di temperatura possono arrivare all'improvviso creando non poche difficoltà al biker sprovveduto.
Pedala unicamente su percorsi segnalati come sentieri, carrarecce, mulattiere e strade per non arrecare danno alla vegetazione; evita di circolare sui sentieri alpini dove il nuovo ordinamento prevede il divieto di transito; evita inoltre le scorciatoie tra tornanti, limitando l’impatto con l’ambiente, lasciando solo le impronte della mountain-bike. Usiamo la nostra macchina fotografica e/o telecamera come unico ricordo da raccogliere e da conservare.
Se devi percorrere lunghe distanze, attrezzati sia per idratarti, sia per proteggerti dai repentini cambiamenti del tempo. Lascia detto a qualcuno dove vai comunicando la destinazione ed il programma di viaggio e avvisa al tuo ritorno. Bisogna considerare che durante il tragitto ci si può trovare senza un aiuto immediato, quindi ogni biker deve avere tutto ciò che necessita alla riuscita della escursione.
Evitiamo assolutamente di accendere fuochi e/o gettare sigarette accese. Meglio non fumare, il rispetto della natura è anche rispetto della propria salute e di quella altrui. In caso di incendi è buona norma avvisare immediatamente le autorità competenti.