A partire dal 2015, sono state pubblicate una serie di carto-guide, e altre seguiranno, che riguardano le Quattro Province: Pavia, Alessandria, Piacenza e Genova. Autore di tutte le guide è Giovanni Portinari.
La collana di carto-guide escursionistiche “Oltre I Sentieri” e le “Antiche Vie del Sale” comprende:
7 carto-guide territoriali
1 guida turistico-culturale
2 guide delle grandi traversate sulle vie del sale
• Guida Oltrepò a piedi
• Guida Oltre I Sentieri MTB
• Meraviglioso Oltrepò Pavese
• Guida Le Vie del Sale e del Mare
• Guida Bassa Val Curone, Valli Grue e Ossona
• Guida Alta Val Curone
• Guida Valli Borbera e Spinti
• Guida La Via Postumia
• Guida La Valle Boreca e il Monte Alfeo
• Guida Il Parco delle Capanne di Marcarolo e le Valli Scrivia e Stura
Prossime uscite in arrivo:
• Guida La Via dei Feudi Imperiali
• Guida La Via della Bocchetta
• Guida Il Sentiero Europeo E1
• Guida Il Sentiero Europeo E7
• Guida La Via Aemilia Scauri
Le guide sono consultabili e acquistabili in edicole e librerie sul territorio.
Per info e per ordinare una guida, inviare un’email a oltresentieri@gmail.com
68 percorsi
L’idea di una guida in Oltrepò Pavese adatta ai camminatori è la diretta conseguenza della guida che riguardava gli amanti della bici da montagna. Il territorio è vasto, ricco di sentieri dalle varie tipilogie, adatto a tutti i palati ma, soprattutto, ricco di paesi, borghi e bellezze da visitare. Un lavoro completo che ha richiesto molte energie. Abbiamo cercato di coprire tutte le valli e la relativa rete sentieristica. La divisione del territorio si compone di tre zone: la valle Staffora, l’Oltrepò Orientale composto principalmente da vigneti, e l’alto Oltrepò dove le pendenze si fanno più importanti ed i panorami si allargano sia alla pianura che al mare Ligure. La Greenway e una costruzione di una rete sentieristica segnalata, con tutte le problematiche che sono sorte, ha regalato un inizio di offerta turistica anche per gli escursionisti. La Greenway inoltre ha permesso di unire Voghera a Varzi riavvicinando sempre più i turisti del milanese e del pavese ai nostri borghi ricchi di tipicità e di bellezze che non sono seconde a nessuno; inoltre si è unita a Varzi e alla “Via del Sale-Mare”, uno dei pochi percorsi escursionistici segnalati di lunga gittata, arrivando al mar Ligure tra crinali panoramici e adatto a tutti gli zaini. Un percorso avviato che merita sempre di più la nostra attenzione, infatti è percorso tutti gli anni da molti escursionisti. Una nostra guida completa è già stata fatta e prodotta e, unica nel suo genere, con le varianti per percorrerla con la bici da montagna. Non dimentichiamo che dal Monte Lesima transita un altro percorso di lunga gittata: l’europeo Sentiero E7, itinerario che unisce capo Nord (Norvegia) con capo Passero in Sicilia. Forse snobbato dai più ma che merita tutta la nostra attenzione, cosa che con questa guida è stato fatto. Abbiamo poi il sentiero Europeo E1 che non transita dall’Oltrepò ma ne ricalca i sentieri ed i crinali vicini a noi del tortonese. Infine la Via degli Abati, detta anche la Via Francigena di Montagna che a Pontremoli si unisce alla Via Francigena. Siamo nel centro di importanti vie di comunicazioni escursionistiche che, al pari di altre vie come la via Francigena, andrebbero recuperate e completate con segnavia, cartelli e accoglienza. Il futuro nostro recupererà con altrettante guide i tracciati. Tornando ai nostri percorsi, abbiamo cercato di coprire tutte le nostre bellezze creando percorsi ad anello che si possono unire tra di loro creando anelli dalla più impegnativa lunghezza; i camminatori più accaniti si possono sfogare ampiamente. Testi e mappe di ogni percorso vi portano a raccogliere tutte le immagini e le emozioni che questi luoghi ci regalano. L’intento è di farVi tornare in Oltrepò Pavese, diventando il luogo del Vostro cuore.
In vendita già dal 2015 la nuova carto-guida dell’Oltrepò Pavese, che comprende:
Guida con 55 percorsi + 4 itinerari tematici a lunga gittata, notizie sui prodotti tipici, monumenti da visitare, oltre a tante altre notizie utili (320 pagine)
Cartina su doppia facciata, completa di strade, sentieri descritti nella guida, toponimi locali, località di interesse storico, naturalistico, prodotti tipici.
Non una semplice guida, se pur completa e dotata di una mappa assai dettagliata, ma una vera e propria fotografia dell’Oltrepò Pavese, con le sue bellezze naturali e artistiche e, soprattutto, con un’intricata e intrigante e bellissima e avvolgente rete di sentieri, percorribili a piedi o in mountain bike oppure a cavallo: tutto questo è “Oltre i sentieri”
Un elenco bello da leggere. L’elenco è praticamente la ragione stessa per cui è nata la scrittura. Elenchi per annotare i grani in magazzino e quelli disponibili al commercio al di là della mezzaluna. Elenchi di divinità tutelari e di stelle. Elenchi di titoli. Ecco allora che si fa’ vera cultura, quando si presenta un elenco che coniuga la scorrevolezza di lettura e la completezza di informazione. Si tratta di “Meraviglioso Oltrepò Pavese”. Una guida, un elenco della bellezza, al singolare e al plurale, che si trova in Oltrepò Pavese e che, naturalmente, è destinata prima di tutto agli oltrepadani stessi. Perché purtroppo chi vive il nostro territorio spesso non ne conosce davvero le infinite attrattive: castelli, chiese, piccoli borghi, musei, mulini e alberi. Anche alberi, sì, perché un monumento verde è motivo d’orgoglio e può aiutare a disegnarsi un quadro più chiaro delle ragioni (moltissime) per le quali vale la pena impegnarsi per valorizzare questo angolo di Lombardia un po’ emiliano, un po’ piemontese, un po’ ligure. La nuova versione comprende i paesi e le frazioni, facenti parte dell’Oltrepò Pavese ai piedi del fiume Po.
Al visitatore il territorio tortonese appare variegato: da Tortona, prima di avventurarsi sulle più alte vette, si solcano le morbide colline, con un susseguirsi di vigneti e frutteti: sono le dolci Colline Tortonesi. Da qui transitano, ma soprattutto da Tortona, itinerari odierni ma importanti sotto il profilo storico: la Via del Mare, itinerario che solca i sentieri degli antichi mulattieri, il Sentiero Europeo E1, e la “nuova” Via Postumia, la madre di tutti gli itinerari storici. Come noto, Marie-Henry Beyle, lo scrittore francese meglio conosciuto come Stendhal, nell’autunno del 1801, percorrendo queste zone, disse: “La strada è splendida. Si hanno quasi sempre le montagne in prospettiva.” In effetti, il territorio collinare e montano – che si estende fra Tortona, la Valle Scrivia e la Valle Staffora – costituisce, con l’Oltrepò Pavese, la cerniera di collegamento con la Liguria. Il Tortonese e la Valle Curone, terre di mezzo tra la pianura e l’ambiente montano dell’Appennino Ligure, si elevano gradualmente dalla pianura padana, proponendoci colline dalle curve leggere, con vigneti che producono vini di eccellenza e alberi da frutta di alta qualità. Dalla pianura si sale prima sulle colline e poi fino ai 1700 metri dei Monti Chiappo ed Ebro. In tempi antichi, queste terre sono state abitate dai Liguri; in seguito, entrarono i Romani che diedero a Tortona l’antico nome: Derthona. La valle di collegamento con la Val Borbera e la Val Curone è la valle attraversata dal torrente Grue. Fino a Garbagna si resta in fondo valle; da qui si risale verso i colli che conducono alle due valli citate; verso sinistra si sale a Dernice e da lì si percorre il crinale delle Coste di Bregni e delle Vaie, che poi salgono sul Monte Giarolo.
I sentieri di questa guida, non sono altro che i ricordi più antichi che oggi affiorano e mi portano a respirare ancora l’aria di questi monti. Ho sempre pensato che queste guide siano una enorme possibilità di unire le forze per migliorare il turismo in queste zone. E’ stata la scelta giusta ….
Prosegue il nostro viaggio: se con le Valli Grue e Ossona e la Bassa Val Curone abbiamo apprezzato le colline, nell’Alta Val Curone si comincia a salire più decisamente; si scoprono di fatto le montagne che danno inizio al viaggio sui crinali delle Quattro Province. Il Monte Giarolo, Gropà, Panà ed Ebro compongo l’asse che, unito a quello composto dal crinale che proviene dal Monte Boglelio, ci porteranno al Monte Chiappo; qui arriva anche il crinale proveniente dal Monte Lesima, trattato nella guida relativa all’Oltrepò Pavese. I crinali qui descritti sono conosciuti con i nomi famosi della Via del Mare e del Sale, la Via Longa; tutto ciò dà a questi monti un’importanza notevole. Come già detto, si comincia a salire: le pendenze si fanno più impegnative ma, una volta arrivati in cima, le soddisfazioni aumentano a dismisura. Ci sono due seggiovie che alimentano altrettanti Bike Park: il Monte Gropà con la seggiovia di Caldirola e il Monte Chiappo con la seggiovia di Pian del Poggio. Lungo le piste ci si può cimentare sui sentieri dove i biker più esperti si lanciano in discese ad alta velocità. Insomma, un vero e proprio paradiso per le MTB, dove ci si può davvero divertire.
Molte le opportunità esistenti in questo territorio, grazie soprattutto alla viabilità fatta di un intreccio di sentieri e mulattiere, oggi recuperati, dalle origini antiche e ricche di fascino che compongono una rete escursionistica diversificata nelle più ampie forme, a cui si aggiunge la variegata e ampia possibilità di pernottamento presso locande, alberghi e agriturismi. La maggior parte dei sentieri sono facilmente percorribili a piedi e con la bici da montagna. I percorsi sono stati concepiti sia per ammirare le bellezze naturalistiche dei luoghi sia per poter conoscere il territorio in modo più approfondito, nelle sue caratterizzazioni. Le valli e le piccole vallette secondarie formano insieme un ampio luogo di incontro tra le Quattro Regioni: Piemonte, Liguria, Emilia e Lombardia. Sono luoghi ricchi di antichità e storia, che comunque conservano ancora un aspetto selvaggio, a seguito di una progressiva migrazione che li ha spopolati. Lo testimoniano i tanti paesini abbandonati che in questa guida incontreremo, uno per uno, alcuni raggiungibili con le auto, ma anche con mulattiere, recuperate e segnalate da segnavia. Le valli sono sempre state considerate una gita fuori porta: un diversivo rispetto ai soliti sentieri percorsi ogni domenica.
Non volendo privilegiare questo o l’altro sentiero, e nemmeno scartare questa o l’altra mulattiera, abbiamo preferito inserire, per alcuni itinerari, le diverse varianti che naturalmente vengono a crearsi. Particolarità della guida è l’inserimento di itinerari da percorrere a piedi, alcuni dei quali sono piuttosto difficili da affrontare con la bicicletta da montagna. Parecchi di questi percorsi vanno ad incontrare non solo i paesini abbandonati, ma anche tutti i luoghi più belli di queste valli. Luoghi che, come vedremo, ci riservano emozioni davvero speciali, come nel caso dei paesini abbandonati nella Valle dei Campassi: vi s’incontrano mulini, case, chiese e oratori, lasciati al lento abbandono e alla riconquista da parte del bosco.
Da questi luoghi transitano poi alcune vie di importanza storica: sul crinale dal Chiappo fino al Monte Antola transita la Via del Sale, mentre dalla val Sisola fino alla val Vobbia si snoda un’antica strada chiamata Via della Salata, che portava al mare attraverso territori che facevano parte di proprietà nobili importanti: Malaspina, Spinola, Adorno, Fieschi, Doria. L’epoca era chiamata dei Feudi Imperiali. Dalla collina alla montagna più impegnativa, le Valli Borbera e Spinti erano il passaggio naturale tra la Valle Scrivia dove transitava la Via Postumia e il crinale della Via del Sale: la più classica ed importante via di comunicazione per i mercati e i porti di Genova e della riviera Ligure.
Lungo queste valli sorgevano castelli e torrette che hanno contribuito alla storia e partecipato alla vita comune dei luoghi. Mercanti, contrabbandieri transitavano in queste località di passaggio. Una vita dura, tramandata attraverso i libri di storia.
Valli tutte da scoprire, passo dopo passo o pedalata dopo pedalata. Volendo viaggiare verso la Alta Val Borbera, le strade diventano strette, impervie, ricche di curve; quando si è in cima, gli scenari si aprono. Il crinale che va dalla Via del Mare fino al Monte Antola e poi ancora verso il Monte Buio è davvero una traversata panoramica da cui si può godere di immagini e colori dai toni intensi e caldi.
Luoghi incantevoli tra valli dalla bellezze assoluta, incontaminata, ricca di storia. le valli sono ricche (purtoppo) di paesi addormetati. Con questa guida li teniamo vivi indelebilmente. Paesi, mulini e chiese che restano solitari nei luoghi più nascosti di queste valli. Ogni paese mantiene dignità e chiede rispetto. Entriamoci i silenzio e mantenendoli così come sono; ricordo di un tempo passato.
La Valle Boreca non può che dare emozioni, immersi in luoghi incantevoli tra valli dalla bellezze assoluta, incontaminata, sui sentieri che videro il passaggio in val Trebbia di Annibale Barca, il suo esercito ed i possenti elefanti. Molti dei paesi di queste terre, anche se non supportate da ricorsi storici, hanno molti rimandi alla presenza cartaginese. Una guida completa per l’escursionismo a piedi e in mountain bike. La Valle Boreca con le valli Dorbera e Terenzone compongono un meraviglioso semicerchio attorno al Monte Alfeo, monte dalla antica storia che ci riporta alla culla della nostra civiltà.
Le valli si estendono tra il crinale della Via del Sale Lombarda e la Valle Trebbia, questo conferisce a questi luoghi importanza storica e paesaggistica. Qui un trekking o una escursione con la mountain-bike non si improvvisa. I sentieri che attraversano le valli portano tutti ai meravigliosi borghi della valle. Borghi che, in alcuni casi sono accessibili solo con una mulattiera. Borghi che mantengono a fatica la loro vita. No non si improvvisa una escursione, è necessario portarlo nel cuore, scoprirlo sulla carta, leggere la sua storia. Ecco il perchè di questa guida, la prima che unisce i percorsi per gli amanti del trekking e della mountain-bike. Due mondi che si incontrano sui sentieri di montagna, che la scoprono e la rispettano.
L’interesse verso il Parco delle Capanne di Marcarolo è cresciuto significativamente negli ultimi anni. Questo è anche dovuto alle iniziative intraprese dall’Ente Parco. In particolare la manutenzione e segnalazione di una ricca e importante rete di sentieri unite ad una attiva promozione. Questo ha permesso la promozione di un turismo ricco di cultura ed attività outdoor che portano in primo piano l’identità del territorio. A Bosio troviamo l’ente parco che conserva una ricca documentazione. pubblicata nel corso degli anni, sia su carta che attraverso i nuovi canali web. Questa guida vuole unire e completare la ricca sentieristica atta a diffondere non solo le notizie pratiche sui percorsi escursionistici adatti ai camminatori ma anche agli amanti della bici da montagna, vuole altresì spingere ad un approccio culturale e a visitare questi luoghi ricchi di storia. Non solo i tanti paesi facenti parte del Parco ma anche quelli delle valli che lo circondano: Stura e Scrivia.
Il Parco con i suoi monti e panorami unici, le sue bellezze naturali, le vicende storiche intrecciate con importanti vie commerciali che hanno fatto la storia di questi luoghi con la vita quotidiana dei contadini, le produzioni tipiche e i commerci con Genova.
In questa guida però, pur mantenendo centrale il territorio costituito dal Parco, abbiamo allargato il bacino fruibile fino alla Valle Scrivia ad ovest, alla Valle Orba ad est, allineandosi a sud alla Alta Via dei Monti Liguri. Il Monte Tobbio è posto al centro del territorio ed è il fulcro di molte escursioni. La salita al Monte Tobbio è un sentiero tra i più classici sul quale si cimentano escursionisti esperti ma anche famiglie. Altro punto di unione di molti sentieri è il Monte Pracaban, dalla cui cima si respira l’aria del mare e, con un poco di immaginazione, si possono sentire gli zoccoli dei muli carichi di merci per il porto di Genova e di sale e spezie lungo la via del ritorno. Viaggeremo sui sentieri di alcune vie commerciali tra le più antiche, storiche e importanti di tutto l’arco dell’Appennino Ligure: la Via della Bocchetta, le Vie di Marcarolo dall’Oltregiogo, attraverso le Capanne di Marcarolo, la Colla di Praglia ma, soprattutto, il Passo della Bocchetta – sicuramente il più importante passo che ha visto il passaggio dei legionari romani lungo la via Postumia fino ai mercanti lungo la Via della Bocchetta. Tutti i contenuti, puntuali e ricchi di informazioni tecniche, vengono valorizzati dalla ricca documentazione fotografica. La guida è fruibile per i camminatori ma anche, unica nel genere, dagli amanti delle bici da montagna, con la finalità di sostenere e promuovere un turismo lento. No non si improvvisa una escursione, è necessario portarlo nel cuore, scoprirlo sulla carta, leggere la sua storia. Ecco il perchè di questa guida, che unisce i percorsi per gli amanti del trekking e della mountain-bike. Due mondi che si incontrano sui sentieri di montagna, che la scoprono e la rispettano.
Viaggiando lenti avremo il privilegio a ogni passo, a ogni pedalata di riportare nel nostro zaino la storia e la bellezza di questi luoghi.
In vendita la nuova carto-guida “Le Vie del Sale e del Mare” che comprende: guida con tappe, notizie sui paesi e località di interesse storico-culturale dotate di mappe esaustive. Sentieri, percorribili a piedi o con la bici da montagna. Notizie storiche sulla via. La Via del Mare, è la via segnalata che da Tortona porta a Portofino. Nel tratto Varzi-Capanne di Cosola si aggiungono i segnavia della Via del Sale. Seconda edizione ma con un nuovo vestito. Infatti vogliamo presentare una serie di guide che unisce il nuovo con l’antico, infatti stiamo cercando di riportare alla luce le antiche mulattiere che, dalla Pianura Padana, portano al Mar Ligure, facendo il possibile di ricomporre l’antico tracciato alle esigenze escursionistiche odierne, purtroppo e spesso ostacolate dalla grande rete stradale. A tutto ciò uniamo le differenti strutture ricettive che, un tempo erano quasi esclusivamente sulla vie antiche ma ora completamente differenti. I nostri ricordi partono da molto lontano: siamo partiti con pochi dati, segnavia inesistenti e con guide non dettagliate. Ecco, il dettaglio, è la nuova formula. Verrete accompagnati km dopo km. Lo abbiamo fatto per gli escursionisti a piedi, con tutte le varianti, unica nel suo genere, per facilitare il compito agli amanti della mountain-bike e con un occhio alle nuove tecnologie: le e-bike. Un guida completa che accontenta tutto il mondo escursionistico ma, soprattutto, unica nel suo genere. Questa è la guida completa e lo abbiamo fatto con questo meraviglioso itinerario. Man mano seguiranno altri itinerari segnalati o frutto di un lungo lavoro di ricerca su libri e mappe antiche. La memoria storica poi di alcuni anziani è sempre preziosissima. I loro ricordi si possono trascrivere direttamente sulle mappe. Ogni volta era una scoperta. Spero sia ancora così. Questa è la guida completa e lo abbiamo fatto con questo meraviglioso itinerario. Portandosi dalla pianura al mare l’escursionista potrà godere man mano del territorio, a piccoli passi, aumentando sempre di più ciò che ci attraverserà gli occhi portandosi al nostro cuore. Man mano si arriverà sui crinali, sui monti fino alla vista finale: il mare che ci regalerà grandi emozioni. Saremo accompagnati dall’ansimare dei muli e dei cavalli, guidati dagli occhi instancabili dei mulattieri. Oggi i nostri occhi serviranno per godere del percorso e delle meravigliose fotografie che il territorio ci regalerà. Un viaggio di emozioni nuove ed antiche.
Quello delle Quattro Province è un territorio ricco di storia a partire da quella Romana con la Via Postumia, commerciale con importanti vie quali le Vie del Sale che da nord si portavano a Genova ed ai più importanti porti liguri. Infine religiose come la Via Francigena e la Via degli Abati chiamata anche la Via Francigena di montagna.
Le genti che usavano questi itinerari portavano nuove conoscenze, idee e merci di ogni tipo, creando un territorio omogeneo e culturalmente ampio.
La Via Postumia è un meraviglioso itinerario che attraversa, da est ad ovest, il nord Italia utilizzando percorsi ciclabili e sentieri sterrati, ponendoci come obiettivo sempre “il Meravigliare”.
Da Piacenza a Genova la via, che proviene da Aquileia, saremo immersi nei vigneti dei Colli Piacentini, dell’Oltrepò Pavese, delle Colline Tortonesi e del Cortese di Gavi. Giungendo al Passo della Bocchetta, saremo immersi in 2000 anni di storia, gettandosi verso la “Superba” Genova. Un lungo viaggio attraverso le Quattro Province.
La guida ha la finalità di essere stimolo per un turismo sostenibile. Ogni escursionista (a piedi o in mountain bike) non vuole invadere queste terre, bensì passa su questi sentieri per vedere, gustare, vivere, ricordare. E siamo sicuri che vorrà ascoltare la nostra terra; e vorrà ascoltare Voi.
Con il sito web oltresentieri.com si completano le informazioni con le video-clip di tutte le tappe.
La guida rappresenta un altro utile strumento per gli appassionati di MTB e di Trekking: un’opera completa.
La guida contiene tutte le informazioni utili per mettersi in viaggio, le mappe, le altimetrie, la descrizione del percorso tappa per tappa, gli approfondimenti sulla storia e la cultura dei luoghi attraversati. Importante è sapere che la guida è costruita per gli amanti del Trekking con tutte le varianti per poterla percorrere con la mountain bike.
Guida con due itinerari a lunga percorrenza: entrambe con partenza da Milano-Pavia, si strutturano tra le valli Curone e Staffora per poi, attraverso il passo della Crocetta di Orero, giungono a Genova. La guida comprende: notizie sui paesi e località di interesse storico-culturale, Sono dotate dotate inoltre di mappe esaustive. Percorribili a piedi o con la bici da montagna.
La via con partenza da Milano-Pavia, attraversa le zone del pavese e tortonese e raggiunge il passo della Bocchetta per poi scendere a Genova. Ricostruisce un viaggio fatto dal cartografo Matteo Vinzoni incaricato dalla Repubblica di Genova per verificare e mappare i confini e i territori sotto la loro giurisdizione. Attraversando la val Trebbia è giunto a Milano. Al ritorno attraversando il pavese, il tortonese e il territorio delle odierne Capanne di Marcarolo, passando dalla val Lemme, giungendo al passo della Bocchetta. Il tratto ha recuperato la via romana detta Postumia ormai caduta dall’oblio. Sempre nel tratto delle Capanne di Marcarolo la via faceva parte delle Vie dell’Oltregiogo che provenivano dal Monferrato. La guida comprende: notizie sui paesi e località di interesse storico-culturale, Sono dotate dotate inoltre di mappe esaustive. Percorribili a piedi o con la bici da montagna.
Via odierna con partenza da Vigevano-Pavia, attraversa le zone del pavese e alessandrino. Al passo della Bocchetta il percorso incrocia la Alta Via dei Monti Liguri e prosegue a sinistra verso il centro Italia. Abbiamo recuperato una tratta più vecchia scende a Pegli attraverso la Colla di Praglia. Il Sentiero E/1 è un po’ il padre di questa grande famiglia. Inaugurato il 2 luglio 1972 a Costanza, si sviluppa per circa 4900 km da Capo Nord a Capo Passero, l’estrema punta meridionale della Sicilia. E un vero ‘corridoio verde europeo, da nord a sud del continente, dove esercitare la nobile arte del cammino. Ricostruisce con il massimo della fedeltà il percorso nel solo tratto che riguarda le Quattro Province. In molti tratti si incrocia con La Via della Bocchetta. La guida comprende: notizie sui paesi e località di interesse storico-culturale, Sono dotate dotate inoltre di mappe esaustive. Percorribili a piedi o con la bici da montagna.
Via odierna che ha origine nella città di Valverde, sull’isola di Hierro (arcipelago delle Canarie), passa per Portogallo, Spagna, Andorra, Francia, Monaco, Italia, Slovenia, Croazia, Ungheria, Romania e termina a Costanza. In questa guida il percorso è in senso contrario con partenza da Piacenza. Attraversa la valle Trebbia fino a recuperare l’Oltrepò Pavese e percorrere la Via del Mare fino ad incrociare la Alta Via dei Monti Liguri. Da qui il percorso prosegue seguendo la AV fino al confine francese. La via scende poi verso il Mar Ligure. Ricostruisce con il massimo della fedeltà il percorso nel solo tratto che riguarda le Quattro Province. La guida comprende: notizie sui paesi e località di interesse storico-culturale. Sono dotate dotate inoltre di mappe esaustive. Percorribili a piedi o con la bici da montagna.
L’ultima delle vie consolari romane in ordine di tempo è la Aemilia Scauri o Levata del 109 a.C.; tanto importante quanto sconosciuta ai più. Il tratto di cui parla questo libro univa Derthona (Tortona), l’antichissimo nome della città fondata dal popolo dei Liguri, a Vada Sabatia (Savona) passando per Aquae Statiellae (Acqui Terme). La strada fu restaurata da Augusto e ribattezzata Iulia Augusta, riattata da Adriano e infine da Antonino Pio. Essa è ricordata nell’Itinerarium Antonimi con la distanza di 35 miglia da Derthona ad Aquae Statiellae ed è indicata nella Tabula Peuntingeriana con la distanza di XXVII miglia, che meglio corrisponde a quella definitiva. Sono dotate dotate inoltre di mappe esaustive. Percorribili a piedi o con la bici da montagna.
Ecco dove è possibile acquistare le guide nelle 4 Province e dintorni:
Selezionando sulla mappa digitale la voce LibrerieEdicole/Librerie-Edicole troverete l’elenco e la posizione (in continuo aggiornamento) dei luoghi dove trovare le guide
Le cartoguide possono essere richieste anche via email a oltresentieri@gmail.com