Il percorso è in aggiornamento e sarà completato a breve A presto i dati, video e foto.
Dati, Testi, Video e Immagini a breve
Un poco di storia
L’ultima delle Vie Consolari romane in ordine di tempo è la Aemilia Scauri o Levata del 109 a.C.; tanto importante quanto sconosciuta ai più. Da Roma alla Pianura Padana percorrendo probabilmente due strade diverse; la riviera, sino all’odierna Vado Ligure, e il passo della Cisa, diramando da Luni attraverso l’Appennino Tosco-Emiliano, per arrivare entrambe all’odierna Tortona. Il tratto di cui parla questo libro univa Derthona (Tortona), l’antichissimo nome della città fondata dal popolo dei Liguri, a Vada Sabatia (Savona) passando per Aquae Statiellae (Acqui Terme). A Tortona la via prosegue lungo l’antico tracciato (148 a.C.) della Via Postumia. La strada fu restaurata da Augusto e ribattezzata Iulia Augusta, riattata da Adriano e infine da Antonino Pio. Essa è ricordata nell’Itinerarium Antonimi con la distanza di 35 miglia da Derthona ad Aquae Statiellae ed è indicata nella Tabula Peuntingeriana con la distanza di XXVII miglia, che meglio corrisponde a quella definitiva. Caduta nell’oblio del tempo, nata per scopi militari; le legioni romane contro gli ostici Liguri Statielli da aggirare a tenaglia da due parti e ritornare così all’Impero le sue prerogative commerciali. Divenuta dunque una via laica per eccellenza; niente di sacro quindi, ma pur sempre il motore per il movimento di genti e popoli. La consapevolezza del nostro passato e di quanto abbiamo perduto in termini di conoscenza nel corso dei secoli. Convegni e ricerche su questa Via si sono succeduti nel tempo, reperti sono stati trovati e catalogati grazie al paziente lavoro degli archeologi, libri antichi sono stati studiati da grandi appassionati, ma di vere certezze sembra ce ne siano poche. Abbozzi di percorso, alcuni evidenti e che il tempo non è riuscito a cancellare grazie alla maestria dei costruttori romani, altri perduti nelle valli più impervie dell’Appennino ligure.