Il percorso è in aggiornamento. Per ora si possono visualizzare le tracce sulla mappa digitale.
A presto i dati, video e foto.
Prima dell’attuale Strada Statale n 45, iniziata nei primissimi anni del XIX secolo, la principale via che collegava Genova con Piacenza era l’antica mulattiera denominata Caminus Januae (Strada di Genova). La mulattiera saliva da Genova al passo appenninico della Scoffera, transitava per Torriglia e proseguiva lungo tutta la valle della Trebbia fino a raggiungere Piacenza, porto fluviale risalente al periodo romano. Durante il Medioevo divenne il percorso preferito dai Cavalieri Crociati che da Piacenza, città tappa obbligata, andavano a Genova ad imbarcarsi per Gerusalemme. Forse il suo nome risale a quel periodo. La strada non fu soltanto importante via religiosa ma anche commerciale. Lungo questa via passò per secoli il traffico degli scambi commerciali che Genova aveva con i mercanti piacentini, con buona parte della valle Padana e con i paesi europei. Lungo l’intero percorso, oltre ai monasteri di Bobbio e Mezzano, vi era un susseguirsi di castelli nei quali i nobili cavalieri potevano trovare ospitalità, durante il loro viaggio. Anche i comuni viandanti, i pellegrini e le carovane dei mulattieri incontravano sulla loro strada, al termine di ogni giornata di cammino, ospitali e paesi opportunamente distanziati e attrezzati per le soste. Un’accurata descrizione di questo itinerario venne eseguita dal grande cartografo Matteo Vinzoni nel 1700, per conto della Repubblica di Genova, con due successive ricognizioni. La descrizione fatta durante la prima spedizione è correlata con una carta corografica del Marchesato di Pregola che illustra la Val Trebbia fino a Bobbio (la prima importante carta della zona). Era l’agosto dei 1715; il cartografo prese visione dei siti scendendo fino a Traschio. La parte rimanente della vallata la osservò dall’alto del monte Alfeo e la riportò sui propri fogli, seguendo anche le indicazioni della gente del posto. Proseguendo il viaggio arrivò a Pavia e, per ritornare a Genova percorse la via lungo il Pavese-Siccomario e poi percorse la Via della Bocchetta (Passo della Bocchetta) per scendere di nuovo a Genova.