La rosa dei venti
Un viaggio in bicicletta

I PERCORSI MTB NELLE VALLI TREBBIA - AVETO

La mappa digitale

Le zone

I Monti

Fiumi, Torrenti e Valli

Crinali e Paesaggi

La scelta dei percorsi

Valle Trebbia
E’ sicuramente la vallata piu’ importante dal punto di vista storico e geografico delle Quattro Province. Il fiume Trebbia, che nasce dalle pendici del Monte Prela’, dopo circa 110 km di curve e anse confluisce nel Po nei pressi di Piacenza. Acque pure che attraversano ambienti selvaggi che conservano ancora un aspetto antico, fatto di campi coltivati e di paesi in pietra dalla bellezza naturale. La statale corre e segue i meandri e le anse del fiume che  d’estate si riempiono di bagnanti,  di canoisti e di pescatori che qui trovano un pesce ottimo, quale la trota e sappiamo tutti che la trota vive dove le acque sono limpide e pure. La valle corre stretta tra due file di monti che in autunno regalano prodotti del sottobosco quali i funghi che qui nascono i quantita’ notevoli richiamando file di fungaioli. Tanti sono gli affluenti del fiume Trebbia: il Brugneto, Cassingheno, Bobbio, Dorba, Perino e sopra di tutti il Boreca di bellezza primitiva e tutto da scoprire attraverso i suoi paesini, che hanno la necessita’ prioritaria di essere ripopolati, infine il piu’ importante di tutti che e’ l’Aveto dalle caratteristiche simili a quelle del Trebbia. I paesi della Val Trebbia sono molto ambiti dai villeggianti, perche’ si respira aria buona e la vita scorre come un tempo, lenta ma con interesse, guardando con maggiore forza al contatto umano, che forse la citta’ sta perdendo con troppa velocita’.
Rivergaro, detto dai piacentini come il “salotto della Val Trebbia”, da inizio alla valle collinare,  conserva ambienti agricoli, e in estate si popola di villeggianti. Si dice ci sia stato un castello, piu’ volte citato per fatti cruenti ma, purtoppo, non ne esiste piu’ niente, anche se e’ rimasta la storia delle famiglie che hanno popolato questi luoghi, come i Malaspina e , primo fra tutti, Aguissola Scotti che fece costruire sui resti del castello, la villa che ancora oggi si puo’ ammirare.
Travo, centro agricolo di fondovalle, e’ luogo di antiche origini, legate alla vita dei Malaspina e lo testimoniano il castello di omonimo e il castello di Statto, munito di quattro torri angolari. Questi sono i luoghi della battaglia fra i romani e i Cartaginesi, nel 218 a.C.
Bobbio, l’indiscusso capoluogo della Val Trebbia, le sue origini risalgono all’eta’ della pietra, ospitando dapprima insediamenti liguri al quale subentrarono i Galli, ed infine  i romani  regalando la vista del Ponte Vecchio (chiamato Gobbo o del Diavolo) ancora oggi in perfetto stato conservativo. Il periodo piu’ fiorente, per questi luoghi, e’  da ricercarsi alll’avvento del monaco irlandese Colombano che costrui’ un’Abbazia conosciuta in tutta Europa. Il monaco costitui’ un vero impero, oltre che con  chiese a suo nome, ma nella cultura e nel lavoro agricolo, un esempio su tutti  la produzione del vino. Da qui transitano le vie ed i sentieri piu’ importanti, non solo per questi luoghi,  usate un tempo dai pellegrini, oggi dai numerosi amanti dell’escursionismo, come la Via Longa e la Via degli Abati che portano al raccordo con la via Francigena, insomma un punto di snodo importante dal punto di vista culturale e religioso. Oltre alla maestosa Basilica e l’Abbazia, si possono vedere il castello Malaspina-Dal Verme, il Duomo ed una fitta rete di vie, tutte in perfetto stato conservativo. Una vacanza o una semplice visita qui e’ d’obbligo, se poi ci facciamo trasportare dalle numerose prelibatezze locali, che culminano con le rinomate lumache al sugo di funghi e verdure con un buon bicchiere di Trebbianino DOC, la giornata sara’ sicuramente indimenticabile.
Marsaglia, e’ il centro piu’ importante della zona di Cortebrugnatella (esiste solo il nome ma non piu’ il paese) che ne e’ anche la sede comunale, posto alla confluenza tra l’Aveto e il Trebbia. Rimasta come un tempo la parte vecchia del paese, fatta di case in sasso con tetti in  ardesia. Particolarmente attive sono le attivita’ sportive tra le quali spicca la canoa. Di notevole interesse e’ il borgo di Brugnello, uno dei piu’ caratteristici della Val Trebbia, con la sua chiesa a picco sui contrafforti del fiume, dove, in questo punto, molti bagnanti si portano qui  per una giornata di fresco.
Ottone, posto all’imbocco della Val Boreca. e’ centro dei molti fungaioli che qui si radunano per poi cimentarsi lungo le rive dei monti sovrastanti il paese. Anche questo paese deve la sua storia ai feudatari medioevali quali i Malaspina, i Fieschi e i Doria, che si sono tramandati la proprieta’ del castello sovrastante il paese.
Cerignale, dalla storia antica, con Carisasca e Selva, volgono lo sguardo alla Valle Aveto nei pressi della confluenza al fiume Trebbia. I monti sovrastanti sono meta di escursioni riposanti attraversata dalla  strada panoramica che porta a Selva.
Coli, centro montano,  e’ posto in posizione panoramica immerso nel verde della pineta ai piedi del Monte Sant’Agostino. Anche qui un castello in localita’ Magrini, ormai solo rovine, testimoniano la storia di questi luoghi.
Gorreto: e’ stata fondata nel medioevo per motivi strategici, lo testimonia la struttura del borgo a forma quadrata, che in origine, ma ormai distrutte, possedeva un castello con torre di vedetta e  mura di cinta.
Rovegno, le origine del paese risalgono agli antichi liguri, che da qui si sono spinti anche nell’Oltrepo’ Pavese, portando storia e tradizioni comuni alle Quattro Province. Nel medioevo, e per molto tempo, l paesani hanno fruito del lavoro in una miniera di rame, posta nei pressi del paese, e se ne possono vedere le tracce rimaste nella colorazione rossa della terra. D’estate si popola di villeggianti e di fungaioli che qui, come al vicino paese di Pietranera, trovano pane per i loro denti. Il paese e i paesini che lo circondano, sono stati costruiti i pietra locale, che in molti casi conservano piccoli resti fossili. Percorrendo il sentiero, che parte dalla Chiesa, arriviamo alla Fonte del Galletto, che sulle vecchie mappe era indicata come “taberna”, era probabilmente una antica taverna romana.
Montebruno, anche qui la storia medioevale, dai Malaspina ai Doria passando dal Barbarossa, ha portato  costruzioni di notevole bellezza come  il ponte in pietra, che porta al Santuario della Madonna di Montebruno; si racconta che la Madonna apparse ad un muto restituendogli al parola. Qui esiste ancora il convento agostiniano che conserva al suo interno un museo contadino di rara bellezza.
Propata, il e’  posizionato su quello che una volta era un crocevia strategico di vie di comunicazioni per lo sviluppo del commercio. Da qui e’ facile usufruire di una bella escursione lungo il Lago del Brugneto, bacino artificiale, paradiso per i pescatori e degli escursionisti che si vogliono cimentare lungo i ripidi sentieri che portano al Monte  Antola e al vicino e rimesso a nuovo rifugio, posto vicino al vecchio rifugio.
Fascia, e’ il comune piu’ alto della provincia di Genova ai piedi del Monte Antola, terra di storia anche recente visto che qui si formarono i primi nuclei delle divisioni partigiane, che unite a quelle in  Oltrepo’ Pavese, costruirono una fortezza contro le truppe tedesche. Rivendica con forza la paternita’ di un piatto tipico delle Quattro Province come sono i ravioli.
Fontanigorda, dalle case bianche tra il verde dei boschi, ricca di sorgenti, e lo testimoniano le molte fontanelle sparse per il paese. Da vedere, dopo una bella e breve escursione, e’ il “Bosco delle fate” , un gardino ricco di castagni ombrosi.
Rondanina, anche questo comune e’ a ridosso del Lago del Brugneto e conserva storia di antiche carovane di mercanti che trasportavano i sale, lungo le strade chiamate ‘salarie” e, lungo questi sentieri oggi si possono fare delle escursioni interessanti verso il Bric Rondanina e il Monte Antola. Il comune conserva la piu’ antica chiesa della Val Trebbia, costruita sui resti di una costruzione di epoca romana.
Torriglia, situato ai piedi del Monte Prela’ alla testa della Val Trebbia, e’ meta di villeggiatura dei genovesi. I resti del castello con le torri sono ancora visibili, dando forse origine al nome del paese. Vicino a Torriglia  troviamo Pentema.

Valle Aveto
Parlando di Valle dell’Aveto parliamo anche del Parco omonimo, quindi rimando alle notizie descritte nel capitolo dedicato ai “Giardini, Parchi, Riserve” La Valle dell' Aveto, si getta nel Fiume Trebbia circondata da cime montuose ed impervie, ma assolutamente spettacolari, ma destinazione prediletta per i cercatori di funghi, nei messi autunnali.  A S. Stefano d'Aveto, si erge il castello, recentemente restaurato e oggi visitabile, un tempo adibito a presidio del valico e dogana per i commercianti. Altro comune della valle è Rezzoaglio, con la sua chiesa dove, a fianco, si può ammirare il campanile, il più alto della vallata.
La Valle Sturla è una tipica valle ligure, ricche d'acqua, potendo ammirare lo splendido invaso di Giacopiane, incastonato tra prati e boschi, adibiti alla produzione di energia elettrica, e meta di numerosi escursionisti. Borzonasca dove,a breve distanza, si trova l'Abbazia di Borzone, fondata dagli abati di San Colombano. Altro paese da ricordare è Mezzanego di origine romana.
La Val Graveglia, meta preferita dai per geologi e appassionati di minerali, ed anche dagli escursionisti che possono entrare nelle viscere della terra con il trenino dei minatori nella Miniera di Gambatesa. Due cenni particolari ed altrettanto romantici vedono protagonista il famoso scritto Hemingway che, passando con le milizie dell’esercito della liberazione scrisse, nel suo diario,di aver attraversato la valle più bella del mondo; altra leggenda, che però porta il supporto di un passaparola durato decenni, vede sempre lo scrittore tornare in questi luoghi per passare giorni di pace e di pesca.