La rosa dei venti
Un viaggio in bicicletta

CULTURA - DA VEDERE - PREMESSA

 

Valle Taro

Vedere Quattro Province vuole dire prima di tutto incontrare la storia di questi luoghi, che affonda nel più profondo medioevo e in qualche luogo, all'epoca Romana. L'Oltrepò Pavese è incuneato tra le province di Alessandria, Piacenza e Genova, creando un importante crocevia di comunicazione e di commercio tra la pianura ed i centri più popolati e il mare, dove le navi portavano merce di ogni tipo. Per questo motivo nacquero molti punti di ristoro o di scambio merci lungo le strade principali, alcune di queste rivivono nella realtà odierna col nome di "Via del mare", "Via del Sale".

Oltre al commercio, l'area divenne anche crocevia di religiosità, permettendo ai pellegrini di avvicinarsi ai centri religiosi più importanti come la Abbazia di San Colombano, incontro di vie religiose famose come la Via Francigena e la Via degli Abati, con la conseguente nascita di molti punti di ristoro per i pellegrini. La storia religiosa vive ancora oggi nelle tante chiese e parrocchiali di paese, come la Pieve di S. Zaccaria a Godiasco, la Pieve Romanica dei Cappuccini, la Parrocchiale di S. Germano, gli Oratori dei Bianchi e Rossi in Varzi, la Abbazia di S.Alberto· di Butrio, la Pieve di Santa Maria a Viguzzolo, e quella di San Pietro a Volpedo. Non si può non fare cenno al Tempio della Fraternità di Cella di Varzi che raccoglie una collezione di reperti bellici sia all'interno della Chiesa, che sul piazzale antistante dove sono parcheggiati addirittura carri armati ed aerei delle ultime guerre; non una collezione pura e semplice, ma un invito alla pace.

La storia indica anche un periodo molto prolifico, con l'avvento ad esempio dei Malaspina e in particolare di Oberto Obizzo che si insediò nel Castello di Oramala, creando una serie di fortificazioni nella Valle Staffora, oggi ancora in condizioni buone grazie "purtroppo" ai restauri sovvenzionati dai privati. Ma non solo nella Valle Staffora, sia nella Val Curone, che in tutto l'Oltrepò orientale, si creò una rete di fortificazioni, alcune delle quali oggi ridotte a pochi sassi, altre a poche mura ormai cadenti, altre restaurate e recuperate alla vista dell'antica bellezza, altre trasformate notevolmente nella loro struttura architettonica, a causa delle continue lotte o guerre, altre trasformate in ville private e aziende vitivinicole, molte delle quali si possono visitare durante la manifestazione vinicola denominata "cantine aperte". Citiamo poi tra i castelli visitabili, il Castello di Stefanago, Il Castello dei Dal Verme a Zavattarello, e il Castello dei Malaspina a Oramala e per ultimo, il recuperato e grandioso Castello Visconteo di Voghera che ha conservato alcuni dipinti del Bramantino, che aprono le loro porte, soprattutto nel periodo estivo, regalando storie di cavalieri, di dame, di lotte, di guerre e di fantasmi.., decantati durante le numerose manifestazioni culturali che risaltano l'aspetto medioevale dei luoghi.

Non dimentichiamo che nelle quattro province scorrono dai piccoli rii a torrenti, ed in molti di questi possiamo ancora trovare antichi mulini, qualcuno ormai ridotto a pochi sassi, altri ancora funzionanti e visitabili sia dall'escursionista in cerca di avventura sui sentieri che corrono paralleli ai torrenti, o dal semplice visitatore che si vuole avvicinare alle valli senza dover fare troppa fatica.

Potremo trovare nella zona di Grondona, antichi essiccatoi, dove venivano fumigate a scopo conservativo le castagne, detti "abèghi" che sono stati recuperati e ricondotti al loro splendore.

In queste zone, tra collina e montagna si trovamo alcuni dei paesi insigniti del marchio "I borghi più belli d'Italia" citiamo: Zavattarello, Fortunago, Oramala (purtroppo da poco escluso perché "nel paese non c,è una attività di ristorazione"), Volpedo e Porana.

Ciò che forse più di tutti regala emozioni è semplicemente il paesaggio dai colori intensi, i monti, dove la vista all'orizzonte arriva al mare di Liguria, e che regalano due luoghi di assoluta bellezza come la Riserva Naturale Monte Alpe, nei pressi del Passo del Penice, e il Giardino Alpino di Pietra Corva, nei pressi di Romagnese, oasi creata per gli amanti delle innumerevoli piante, che trovano dimora tra rocce e piccoli specchi d'acqua. Passiamo poi per i più ampi Parco dell'Antola dell'Aveto, delle Capanne di Marcarolo.

Per finire basterebbe percorrere con l'auto le strade dell'Oltrepò Pavese orientale e le colline della Valle Curone, per ammirare un panorama costellato di infinti filari di viti, che regalano nei mesi autunnali, al tramonto, uno spettacolo davvero emozionante, che lascia a bocca aperta. Ecco cosa è la terra delle quattro regioni, chiamata anche la terra di mezzo, tra la pianura padana e il mare, un continuo spettacolo di bellezze ben radicate nel territorio che regala emozioni a non finire.